VERI, SANI E NUTRIENTI che rappresentino il territorio con la minore mediazione della chimica possibile.
Olio, Legumi, cereali, riso, pasta, sughi, miele, composte, formaggi, latte e yogurt, vini, birre, spremute di frutta, qualche liquore.
Piccole produzioni portate avanti con cura da persone competenti e appassionate.
Prodotti che sfuggono alla perfetta disciplina dell’industria e della grande distribuzione (prodotti disponibili sempre e costantemente uguali a sé stessi), ma seguono ritmi mutevoli, nascono differenti a seconda del momento dell’anno, del clima e della disponibilità ed evolvono nel tempo.
Se la ricotta è finita bisogna aspettare pazientemente la prossima produzione, se il vino si sta affinando bisogna aspettare i suoi tempi per berlo, anche se nel frattempo è il compleanno di tuo suocero a cui piace tanto, se aspetti troppo a mangiare il primosale però non troverai nel frigo un formaggio ammuffito ma piuttosto trasformato… una crescenza magari!
Le certificazioni – biologica o biodinamica – sono spesso presenti, ma per noi rappresentano punto di partenza e non punto di arrivo di un processo che vediamo molto complesso e che i disciplinari attuali non sempre raccontano in modo esaustivo.
Abbiamo un’ampia proposta di vini (Cos’hanno di speciale? Leggi qui). In ogni bottiglia il vino si mostra nudo: grazie all’accompagnamento del vignaiolo, interprete e non più protagonista, uve, terreno, clima e tradizione concorrono al racconto di un luogo determinato e, se siamo fortunati, anche ad emozioni vibranti.
Degustare un buon vino può essere emozione, viaggio, scoperta, ma oltre questi aspetti crediamo sia importante spostare per un attimo l’attenzione dal bicchiere al territorio. Ai nostri bambini effettivamente poco importa se un tal vino è buono o se il mercato mondiale premia le bollicine italiane: in verità è più un valore poter giocare sui prati all’aria aperta e bere da una fonte sicuri di non essere intossicati da trattamenti chimici, pesticidi e diserbanti e di poter vivere in futuro in un mondo pulito. La vigna è infatti una monocoltura che può avere un impatto potenzialmente devastante sul territorio e sulle persone che lo abitano.
Non usare chimica in vigna va a beneficio anche di chi non beve.
(di questa cosa ne abbiamo scritto anche qui)
Molti dei “nostri” vignaioli fanno parte di Vinnatur, un’associazione di viticultori naturali che stimiamo molto e che riteniamo estremamente autorevole.
Vinnatur investe molti dei suoi fondi in ricerche che riguardano la vigna e la cantina con un approccio rigoroso e scientifico, ma con lo sguardo lontano dei sognatori.
Nel proprio statuto Vinnatur afferma che: “Produrre vino in maniera naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina.”
per info http://www.vinnatur.org/il-vino-naturale/
Un anziano contadino piemontese diceva: “alla fine il vino non si fa mica con le parole ma con l’uva”.
Un pezzo di felicità in un piatto di ricotta “come una volta”
Ci piace anche curare una piccola selezione di formaggi artigianali che arrivano dalle nostre valli: latte di vacca, di capra e di pecora. la verità è che poter gustare sapori antichi così peculiari è un privilegio e una ricchezza banale ma non scontata alla quale siamo veramente felici di poter fare accedere i nostri clienti. Oltre a tante parole il primo assaggio è il miglior marketing possibile.
Siamo anche convinti che creare filiere corte abbia potenzialmente una grande ricaduta positiva sul territorio. Boschi abbandonati, rive che franano, territori fragili lasciati all’abbandono; quanto costa ad esempio alla società pagare ditte che si prendano cura di luoghi ora improduttivi o peggio gestire le emergenze quando si palesano? “Ah, ma questa è un’altra storia!” …ma sarà veramente un’altra storia?
Certo, siamo formiche e non è che le cose si risolvono solo mangiandosi una ricotta contadina, ma a piccoli passi si può arrivar lontano. E poi, questi formaggi sono talmente buoni…
Punto Equo: una bottega solidale dentro alla formica
Sui nostri scaffali abbiamo anche caffè, zucchero, té, cacao, cioccolato e altri prodotti che spesso sono simbolo di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente. Ci sembra ovvio dunque pretendere che per far parte della nostra proposta anche in questo caso i prodotti derivino da filiere trasparenti, etiche e rispettose di ambiente e lavoratori. Da queste riflessioni nasce nel 2014 un accordo tra la formica e Altromercato, principale organizzazione di fair trade in Italia, tramite la Bottega Solidale di Genova per creare un “Punto Equo” all’interno del nostro negozio. Si tratta della prima esperienza nazionale per consorziati Altromercato di una così stretta sinergia con un’impresa privata come noi.
Trovate dunque presso il nostro negozio una vasta gamma di alimentari equosolidali prevalentemente a marchio Altromercato.
Beni confiscati alle mafie
Molto bello e di grande potenza anche dare sbocco commerciale a prodotti derivati dai beni confiscati alle mafie.
Pensiamo sempre con profondo rispetto e ammirazione a quei produttori che hanno il coraggio di scegliere, dire NO!, giocandosi tutto. Avere sui nostri scaffali la loro pasta, le mandorle, il vino, le olive, le conserve, la mozzarella di bufala (che arriva trionfalmente freschissima ogni mercoledì) è in sé forse poca cosa.
Ci piace tuttavia vedere questi prodotti come piccoli mattoncini per costruire un Paese più giusto.
Vuoi venire quando qualche produttore passa in negozio? Vuoi ricevere notizie su degustazioni, eventi o informazioni interessanti? Lasciaci qui la tua mail e ti scriveremo ogni tanto.