Riflessioni e spunti di lettura sorte organizzando un laboratorio per bambini.

Stiamo progettando alcuni laboratori che proporremo ai bambini di un centro estivo qui a Genova. Lavoreremo con i bambini sul tema del VIAGGIO e dunque ci sono venute spontanee alcune riflessioni sul viaggiare – tra metafora e realtà – e ci è venuta voglia di suggerirvi alcuni spunti di lettura sul tema.

Dal brainstorming per l’attività con i bambini ci siamo spinti più in là ed ecco qui un articolo con appunti sparsi e qualche suggerimento dalla letteratura.

Viaggiare è un movimento del corpo tutto intero.

Eppure a volte è solo una parte di noi che viaggia. Non è detto che sia un viaggio minore quello che si compie attraverso la finestra della fantasia.

…erano così immersi in quelle pagine che che gli sembrava di essere chissà dove, forse in alto, nel cielo.

Quando finì di leggere, si accorse di essere nel suo letto, a casa.

Sergio Ruzzier, Stupido Libro, Topipittori, 2016

La mente viaggia a braccetto di fantasia, esperienza e con l’aiuto dei nostri organi di senso.

Un giorno ti imbatti in quell’odore che va ad aprire quel cassettino della tua memoria e ti ritrovi bambino nella dispensa della nonna tra le vecchie borse e le carte regalo usate e ben piegate. Basta un aggettivo ben calibrato e trovi ovvio conoscere la giungla e l’oceano indiano esplorati soltanto con la fantasia.

Gli occhi viaggiano, catturati dalle immagini, rapiti dalle forme, dai colori, dalla bellezza che percepiscono. La letteratura per l’infanzia qui ha una marcia in più grazie all’illustrazione e alla fotografia.

Viaggiano le mani che con i piedi sono veri e propri organi di senso. Impastano, costruiscono, massaggiano, intrecciano, creano e disfano. Conoscono e riconoscono.

A volte non c’è bisogno di muoversi, per viaggiare.

A volte invece viaggiare è emozionante, avventuroso, arricchente a patto che lasciamo il nostro posto e andiamo altrove.

Viaggiare è anche avere il coraggio di uscire da sè, dalla propria zona di comfort, tra metafora e reale.

Perché viaggiamo? Cosa ci spinge? Cosa ci portiamo a casa?

Muovendoci dal nostro posto, possiamo scoprire qualcosa di nuovo del mondo ma anche mondi completamente nuovi, possiamo incontrare l’altro, il suo modo di vivere e di vedere le cose e possiamo trovare noi stessi, magari qualche pezzo che avevamo dimenticato, trascurato o che nemmeno sapevamo di avere. Ecco perché viaggiare è così interessante e rigenerante.

Viaggiare è muovere, divenire, lasciarsi trasformare.

Quasi tutte le storie sono storie di viaggi: imprese, avventure, grandi e piccole trasformazioni, mete da raggiungere.

Anche la nostra vita è un ‘viaggio dell’eroe’ di cui ciascuno di noi è il protagonista.

Spunti di lettura

Dopo queste riflessioni, ecco gli spunti di lettura promessi! Maneggiate questi libri con i bimbi e vi auguriamo che vi venga voglia di leggere ancora e di viaggiare! La selezione che segue non è per niente completa, anzi, vuole essere solo un inizio: aspettiamo i vostri suggerimenti sul tema!

Buon viaggio, piccolino!

di Beatrice Alemagna, Topipittori, 2013, (dai 2 anni) 

C’è un viaggio che ognuno di noi compie ogni giorno per tutta la vita: un passaggio a un mondo altro al quale, che ci piaccia o no, ci lasciamo andare tutte le sere. Per sprofondare in un’altra dimensione, come capiamo da questa dolce storia, a volte è necessaria una delicata preparazione: per poter partire occorre un abbigliamento speciale, un equipaggiamento scelto con cura e qualcuno che ci accompagni con la sua presenza. E poi via… si va! Destinazione? Il mondo sconosciuto dei sogni. 

Ottimo libro della buonanotte, dai 2 anni.

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Gita sotto l’oceano

di John Hare, Babalibri, 2020

Un sottomarino giallo si immerge tra le profondità marine, getta l’ancora nel blu e una scolaresca di bambini con muta, scafandro e torcia frontale scende ad esplorare l’abisso. Non ci sono parole in questo silent book, solo il “click” della macchina fotografica di uno dei partecipanti che non smette di scattare. Il gruppo si muove tra banchi di calamari turchesi e distese di vongole, fino a raggiungere il relitto di un vecchio vascello. Concentrato sulla sua personale esplorazione, il piccolo fotografo si allontana dal gruppo e si perde, proprio mentre la scolaresca, tornata sul sottomarino, riparte verso la superficie. Non c’è tempo per la paura: c’è un mondo straordinario da scoprire! Prima che la maestra torni a prenderlo, il piccolo farà incontri davvero straordinari, testimoniati dalla sua inseparabile macchina fotografica subacquea. 

Dai 4 anni.

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Ti mangio!

di John Fardell, Il castoro, 2012

Un fratello e una sorella pedalano in un bosco a bordo delle loro biciclette. All’improvviso una lingua lunghissima spunta da dietro un albero, inghiotte il piccolo e scappa tra il fitto degli alberi. Ecco come inizia l’avventura incredibile di Sara e Leo, fratello e sorella, alle prese con cinque mostri affamati dai nomi mirabolanti. Nell’inseguimento, la bicicletta di Sara si trasformerà in una macchina volante e poi in un mezzo subacqueo in una vorticosa corsa contro il tempo in cui la bambina farà davvero di tutto per salvare il fratello… compreso un viaggio tra le fauci del mostro addormentato, fino alla profondità del suo stomaco.

Un albo geniale, curassimo nei dettagli, estremamente divertente: non a caso premiato da “Nati per Leggere” nel 2013. 

Dai 4 anni.

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Il sentiero

di Marianne Dubuc, Orecchio Acerbo, 2018

Viaggiare nella vita è anche accompagnare qualcun altro nella scoperta, trasferendo conoscenze e passione. E’ scoprire la reciprocità con l’altro e gioire della condivisione di un percorso.

La signora Tasso fa lo stesso viaggio tutte le domeniche: da casa raggiunge a piedi la montagna Pan di Zucchero. Osserva il paesaggio, raccoglie piccoli tesori, saluta gli amici che incontra e aiuta gli animali in difficoltà. Una domenica come le altre, un gattino spunta da dietro un cespuglio: vuole andare sulla montagna anche lui ma si sente troppo piccolo per quell’impresa.

La signora Tasso lo accompagna dolcemente, insegnandogli quello che sa lungo il percorso. I due ascoltano le voci del bosco e quella del cuore, la salita è faticosa ma insieme arrivano in cima, tante volte. Finché la signora Tasso inizia a sentirsi troppo stanca per la salita e il gattino prosegue da solo, alla ricerca di segreti e tesori e di qualcuno a cui insegnare tutto ciò che ha imparato. Proprio come nel viaggio della vita. 

Dai 3 anni.

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Stupido Libro

di Sergio Ruzzier, Topipittori, 2016

Un libro semplice, con illustrazioni immediate e suggestive dove le parole assumono forza e competono inizialmente con le illustrazioni. “Dove sono le figure?” dice deluso l’anatroccolo inciampando in un libro senza disegni. “Stupido libro!” esclama prima di lasciarsi trascinare dalle parole che incontra e trovarsi in viaggio in luoghi sconosciuti.

E’ un libro-chiave per il mondo degli albi illustrati: ci permette di farci trasportare in ambienti fantastici dove siamo liberi di giocare con il racconto fatto di immagini e parole.

Sergio Ruzzier ha vinto il premio Andersen 2023 come Protagonista della Cultura per l’Infanzia.

Dai 3 anni si legge insieme e dai 6 anni si gusta la bellezza di saper leggere in autonomia.

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I viaggi di giovannino perdigiorno

di Gianni Rodari, Einaudi Ragazzi, 2016

Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore… e ci accompagna ogni volta in un pianeta diverso dove scopre mondi buffi e bizzarri che in realtà sono forse l’occasione per capire qualcosa di più sul nostro mondo e sull’umanità stessa.

Gianni Rodari, maestro nell’uso della fantasia, vi farà divertire da matti, attraverso folli voli pindarici ma con i piedi ben piantati a terra.

Dai 5 anni.

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Consigli di lettura a tema

L’inverno è passato. Il sole ha ripreso a scaldare la Terra e le creature si risvegliano: anche noi! 

Se ci guardiamo attorno in questi giorni, vediamo alberi, cespugli e piante fiorire, anche se ci troviamo in città.

C’è un movimento spontaneo nella natura che, prima o dopo, porta i semi a maturare, le foglie a germogliare, i fiori a sbocciare.

Qualcosa del genere forse si attiva anche in noi, nella stagione in cui tutto rinasce: è il momento di iniziare qualcosa di nuovo, abbandonare vecchie abitudini, fare pulizia di ciò che non ci serve più, togliere vecchi strati che usavamo per coprirci e proteggerci, andare nel mondo leggeri e liberi…

E’ il momento di essere noi stessi, di fiorire proprio come fa la natura.

Ecco allora il nostro invito a fiorire ed ecco alcuni nostri consigli di lettura di libri e albi illustrati per bambini e ragazzi che ci sono venuti in mente pensando a questo tema. (A proposito, sai perchè vendiamo libri per bambini? link)

Clicca qui per trovare i libri che ti consigliamo nel nostro negozio online.

di Sylvaine Jaoui e Anne Crahay, edizioni Lapis, 2021

Un libro che celebra la vita sulla Terra attraverso un poetico confronto tra un bambino e un albero, con poche parole, dolcissime immagini e pagine finemente intagliate. 

All’inizio sono due piccoli semi, ma col calore, il nutrimento e l’amore, entrambi nasceranno, cresceranno e diventeranno chi sono.

PER TUTTI

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Pezzettino

di Leo Lionni, Babalibri, 2013

Un albo illustrato che è diventato un classico.
Pezzettino si sente piccolo rispetto agli altri, talmente piccolo che crede di non essere intero, ma il pezzo mancante di qualcosa di più grande e complesso. Così inizia un viaggio alla ricerca delle sue parti, chiedendo a tutti quelli che incontra. Alla fine si scoprirà non solo completo, ma anche assolutamente unico. E felice di essere proprio così com’è.

DAI 4 ANNI

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La nudità che male fa?

di Rosie Haine, Settenove, 2021

Un inno alla bellezza di tutti i corpi, di come siamo fatti, tutti simili ma tutti diversi e unici. Un invito a non vergognarci di come siamo e di come diventeremo. Perché il nostro corpo cambierà: tutti i corpi cambiano, si trasformano. E tutti i corpi – non importa la forma, la dimensione e il colore – sono meravigliosi prodigi della natura.

DAI 4 ANNI

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I cinque malfatti

di Beatrice Alemagna, Topipittori, 2014

Cinque personaggi un po’ goffi e difettosi vivono insieme. Strani come sono e senza grandi abilità, passano le loro giornate senza fare niente. Finché un giorno si presenta nella loro casa sbilenca un tipo perfetto, con tutte le parti al posto giusto, che non sopporta i loro difetti e il fatto che stiano tutto il tempo a non far niente. Il confronto con il perfetto inizialmente li mette a disagio, ma diventa l’occasione per scoprire che proprio i loro difetti li rendono speciali.

Un libro must have per imparare ad amarsi con tutte le proprie imperfezioni e per iniziare ad abbracciare anche quelle degli altri.

DAI 5 ANNI

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Il gioiello dentro di me

di Anna Llenas, Gribaudo, 2022

Tutti veniamo al mondo con un ingrediente speciale: il nostro gioiello, la nostra essenza. Quando siamo piccoli la sentiamo forte e chiara dentro di noi, la esprimiamo, la mostriamo senza filtri. Poi, crescendo, rischiamo di dimenticarla per adattarci agli altri, o di nasconderla per paura di non piacere. Tante situazioni possono portarci a non sapere più chi siamo, qual è il nostro gioiello, cosa ci rende unici e speciali. Ma ritrovare noi stessi è sempre possibile e la strada per farlo passa attraverso l’amore.

DAI 5 ANNI

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Nino & Taddeo dipingono la primavera  

di Henri Meunier e Benjamin Chaud, Terre di mezzo, 2020

Un’amicizia straordinaria, o forse no? In fondo tutte le amicizie lo sono quando con l’altro possiamo essere davvero noi stessi, con tutti i nostri limiti e difetti e riusciamo a riderne insieme. Questo succede ai due protagonisti: il simpaticissimo topo Taddeo e il tenero ed esilarante Nino la talpa, inseparabili compagni di pesca e di pittura all’aria aperta. 

Tre storie di amicizia e ironia per piccoli lettori che iniziano a diventare autonomi. Per prendersi meno sul serio, per volersi bene proprio per come si è.

DAI 5 ANNI insieme ai grandi, DAI 6/7 ANNI da soli

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Il mondo ti aspetta

di Kobi Yamada Gabriella Barouch, Terre di mezzo, 2020

Un invito a seguire il proprio cuore e a realizzare i sogni, a guardare il mondo come un luogo pieno di possibilità in cui ciascuno può mettersi in moto e costruire bellezza. Realizzare ciò che desidera senza paura di sbagliare o di non essere all’altezza. Un inno a riscoprire la luce che abbiamo dentro e le nostre infinite risorse che ci accompagnano nei successi e nei fallimenti.

DAI 6 ANNI

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Vi sono piaciuti i nostri consigli di lettura? Conoscevate questi questi sette libri?

Potete acquistarli sul nostro negozio online (Clicca qui) e se avete ancora dubbi….

Lasciateli andare e fiorite!

“Cosa fa il tuo bambino?”

Se verrai in negozio a cercare delle scarpe da bimbi la prima cosa che ti chiederemo non sarà “Che numero ha?” ma: “Cosa fa il tuo bambino? Come si muove?”

In realtà non è strano: anche noi adulti cerchiamo la scarpa adatta all’esigenza che abbiamo, no? Pensa ad esempio di comprare delle scarpe con il tacco a spillo per andare in montagna, o degli scarponi da sci per stare in casa la sera. Sarà scomodo e ti impediranno nei movimenti.

Per trovare la scarpa giusta, è molto importante capire che cosa fa il bambino, come si muove in quella fase. L’osservazione è un’ottimo strumento e ci rivela anche cose ovvie, ma forse sottovalutate come ad esempio che i piedi dei bimbi sono diversi da quelli degli adulti perchè gli servono per fare cose diverse.

Diversi piedi, diverse scarpe

Se osservi un bambino nell’arco di diversi mesi, ti è chiaro che è in continua evoluzione, Cambia il suo modo di muoversi e anche la forma dei suoi piedi.

Vuoi fare una prova: tu che numero hai?

Prova a immaginarti quella forma di piede cicciottello della dimensione del tuo numero di scarpe… io ho il 44 e mi viene fuori una specie di orrendo ferro da stiro. Questo perchè con la crescita il piede smagrisce e cambia forma. Io effettivamente per muovermi non gattono, uso il piede in modo diverso rispetto a un bambino di un anno e mezzo.

Piedini cicciottelli: il bambino è “progettato” bene!

Partiamo dall’idea che il bambino sia ben progettato: al momento del gattonamento il piede serve proprio così bello rotondotto in modo da avere maggior superficie per esplorare, spingersi, cercare equilibrio, percepire dove tocca (si, pensiamo al piede come a un organo di senso). Pian piano poi inizierà ad alzarsi in piedi e grazie a quei piedini cicciotti rinforzerà caviglie e ginocchia, avrà maggiore equilibrio et c. Crescerà e i piedi smagriranno e poi camminerà e addirittura correrà con le ginocchia parallele e non più “a paperetta” e via così… (lacrimuccia del genitore).

E’ importante che ogni fase dello sviluppo – soprattutto in questi momenti delicati della crescita – abbia la scarpa adatta.

La moda spesso ci propone scarpe non pensate con questo criterio, ma magari vengono pubblicizzate perchè sono carine e ci ricordano le nostre. In base a quello che abbiamo detto però, se le scarpe di un bambino di due anni sono uguali alle mie c’è qualcosa che non va o nelle mie o nelle sue.

Le scarpe che proponiamo

Alla formica proponiamo scarpine pensate per lo sviluppo del piede dei bambini dalla forma ai materiali utilizzati che le rendono anche salubri e traspiranti.

Ah, non è solo un fatto di pensare al futuro. A volte le scarpe sono proprio scomode in quel momento! Pensa di metterti gli scarponi da sci e andare sugli scivoli. Cosa risponderesti a quel punto a chi ti chiedesse perchè sei lì immobile sulla panchina invece che giocare? L’esempio ovviamente è esagerato, ma credo spieghi bene quanto le scarpe influiscano sui movimenti di tutto il corpo, soprattutto quando si sta imparando e sperimentando.

Libertà è stare scalzi (il più possibile)

Hai presente la sensazione di quando ti togli le scarpe dopo una giornata in giro? Ah, che liberazione! Le scarpe sono utili, ci proteggono e ci aiutano, ma costringono anche i piedi a stare più stretti di quel che vorrebbero. Per questo vendiamo scarpe sapendo che la cosa migliore per i bambini sarebbe stare scalzi. Certo, non si può stare sempre scalzi, in giro, all’asilo, a scuola… però noi cerchiamo il migliore compromesso possibile.

Vogliamo delle scarpe che permettano alle dita di muoversi, alla pianta di flettersi, al piedino di sentire.

Vogliamo delle scarpe che favoriscano i movimenti dei bambini e le loro sperimentazioni, li supportino nello sviluppare gli arti inferiori, l’equilibrio e tanto altro

(i piedi influiscono anche sui denti, lo sapevi?).

Passa in negozio o scrivici che cercheremo insieme le scarpe adatte per il tuo bambino o la tua bambina!

Ciao! Sono Laura

e mi rivolgo alle donne per raccontare cosa proponiamo alla formica riguardo al ciclo mestruale.

Vogliamo generare il minimo impatto sull’ambiente possibile e anche non mettere materiali dannosi e irritanti a contatto con la pelle tutto il giorno. Giusto?

Vi dico subito che ho provato varie soluzioni in diverse occasioni e vi racconto volentieri la mia esperienza con i vari prodotti visto che, insomma… ho fatto da cavia.

Se clicchi sulle immagini andrai direttamente allo shop online per acquistare.

Iniziamo con…

La coppetta mestruale

Potrei affermare che questo pratico oggetto in silicone vince in primo premio “zero waste” anche se comprendo che il primo approccio potrebbe non essere così semplice. In realtà, dopo qualche tentativo capirete che con semplici movimenti la coppetta si adatta al vostro corpo e, sorprendentemente, grazie alla sua anatomicità non vi ricorderete neanche di averla (attenzione: va svuotata!) 🙂

Ottima per lo sport, il mare, il tempo libero e il lavoro, con l’accortezza di avere un bagno dopo 5-6 ore di utilizzo (a seconda del vostro ciclo naturalmente) per svuotarla e sciaquarla.

Cosa ne dici di questo breve approfondimento che avevamo scritto tempo fa?

Se vuoi puoi acqusitare la coppetta mooncup anche sul nostro negozio online.

Le mutande mestruali

Recentemente abbiamo scelto di tenere, grazie anche ai suggerimenti di qualche cliente, le mutande mestruali, che ho preventivamente testato e scelto in base a materiali più naturali possibile.

Nonostante possano sembrare “strane”, hanno una grande assorbenza e quindi una lunga durata, e sono molto funzionali per chi, come me, usa spesso la bicicletta e, in generale, pratica sport: ben cucito nella mutanda l’assorbente non può spostarsi.

Pur essendo molto sottili e veramente poco ingombranti, hanno un’assorbenza di 6-8 ore (ovviamente è un tempo indicativo, dipende da donna a donna) e chiaramente necessitano di uno spazio in cui cambiarle.

Le ho lavate in lavatrice a 40° già diverse volte e sono perfette. Ho scelto una linea molto semplice per ragioni economiche ed estetiche (una mutanda mestruale particolamente sexy mi sembrava un po’ inutile).

Sono prodotte in un piccolo laboratorio vicino ad Annecy, in Francia e potete acqistarle in negozio o sul nostro shop online.

Gli assorbenti lavabili

Sono ergonomici come i monouso e assemblati con materiali di qualità che garantiscono assorbenza e lavabilità ad alte temperature. Abbiamo 3 differenti formati: salvaslip, giorno e notte. La chiusura a clip si trova sulle ‘ali’ e permette anche di ripiegare l’assorbente dopo l’uso.

Siamo felicissimi del fatto che vengano prodotti artigianalmente da un’azienda genovese, Gagolini, la stessa che produce pannolini lavabili per bambini: km molto 0!

Anche gli assorbenti lavabili si possono acqustare venendo in negozio oppure online.

Monouso ma senza plastica e schifezze

In ultimo abbiamo anche assorbenti monouso in materiale che rispetta l’ambiente e non crea irritazioni alla pelle.

Vi invito a trovare ciò che più si addice al vostro corpo e ai vostri ideali.

Ci vediamo in negozio!

Laura

Era il maggio del 2009,

quindi poco tempo fa (o forse no) e con Filippo sui sentieri di Cogne abbiamo iniziato a immaginare La Formica. E’ vero, non è passato poco tempo da quel 2009 ma a me sembra quasi ieri.

I calcoli per pensione di anzianità, contributiva, finestre o quote varie non mi sono mai piaciuti e quindi ho lasciato fare al tempo anagrafico …e all’INPS.

Ebbene si, sono in pensione

o, come l’ha definita simpaticamente una cara signora, “quelle ferie che durano per sempre”.

Non sono più in negozio, ve ne sarete accorti e so che qualche cliente ha chiesto di me (per fortuna, altrimenti mi avvilivo) e di questo lo ringrazio. Mi sarebbe piaciuto salutare ognuno di voi in modo più caldo e affettuoso, ma la situazione sanitaria ha reso difficile la realizzazione di questo desiderio.

In questo periodo ho incontrato per caso diversi clienti con cui ci siamo salutati, è stato bello! Mi piacerebbe continuare, nonostante la mascherina, a incrociare i vostri sguardi e riconoscere i visi: il “ma tu sei La Formica” fa sempre piacere.

In molti mi hanno chiesto se non temo la depressione,

se non ho paura dell’inattività, se mi manca il negozio, che programmi ho, insomma che cosa faccio. Intanto ho scoperto che è piacevole non avere programmi, poi ho parecchio arretrato da soddisfare: orti da curare, scaffali da riparare, muretti da ripristinare, nipoti con cui giocare, libri di cucina da scoprire, pranzi a sorpresa con Emilia, belle gite e viaggi da fare. A proposito di gite, non escludo una prossima sgambata con Filippo su qualche nuovo sentiero, il fatto è che ora lui usa la bicicletta e va molto più veloce di me, e si vede, per fortuna.

Sicuramente La Formica continuerà a riservarvi sempre nuove sorprese,

la squadra è forte anche grazie agli stimoli a crescere che voi clienti non avete mai fatto mancare.

Sono stati anni belli e intensi, ricchi di esperienze e incontri che porterò con me.

Vi abbraccio tutti con affetto e vi auguro ogni bene.

A presto.

Beppi

Lo sapevi che:

• 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno finiscono in mare, pari a un camion al minuto.
• Entro il 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. (Ellen MacArthur Foundation, 2016)
• Ogni settimana l’uomo ingerisce in media 5 grammi di plastica sotto forma di microplastiche. Ci mangiamo il corrispondente di una carta di credito alla settimana! (Studio del WWF, 2019).

Si può vivere senza rifiuti?

Partiamo dalle piccole scelte nel nostro quotidiano.

Ogni giorno compiamo tantissimi gesti che comportano piccole scelte.

Ognuna di queste scelte può fare la differenza: è l’ora di essere responsabili in prima persona.

5 passi da formica:

Puoi dire no: all’imballaggio inutile, al sacchetto, al monouso, a due cannucce nel cocktail, ai tovagliolini usa e getta…

Le prime volte potrebbe essere imbarazzante dire: “No grazie, veramente, il sacchetto ce l’ho” oppure “Potrebbe non mettere la (doppia) cannuccia per favore?”, ma è solo questione di abitudine e gentilezza.

Non si sa mai che il gesto lasci il segno e diventi esempio.

Lascia quel che non serve, rivedi alcune abitudini e semplificale, muoviti leggero.

Ha senso andare in motorino in palestra per fare 15 minuti di cyclette?

L’abbondanza di cose inutili, dalla vita breve e low-cost non è un sintomo di benessere.

Se costa pochissimo ci sarà un motivo: scarsa qualità oppure sfruttamento di qualcosa o qualcuno.

E’ veramente quello che vuoi?

Tutto quello che non puoi rifiutarti di acquistare, ridurre o riusare.*

Vuoi diventare una Formica Ninja?

In questa nuova sfida abbiamo bisogno di compagni di viaggio, persone che si mettano in gioco personalmente.

E’ Formica Ninja chi si informa su questi temi, ne parla e prova a coinvolgere anche persone che fanno più fatica a cambiare abitudini.

E’ Formica Ninja chi diffonde le buone pratiche con l’esempio nei piccoli gesti quotidiani.

E’ Formica Ninja chi condivide idee e buone pratiche sperimentate in prima persona.

Ah, noi siamo un econegozio: ecco qui 10 ecoprodotti che ti aiuteranno a compiere #piccolescelte

Piccola precisazione:

*Non basterebbe riciclare?

Riciclare non è altro che una toppa che proviamo a mettere a un problema che con le nostre abitudini consolidiamo. Come ricorda sempre Roberto Cavallo: “Il miglior rifiuto è quello che non è stato prodotto”. Ci sono problemi energetici legati alla filiera di riciclo. per non parlare del rischio mafia (per approfondire).

10 oggetti inquinanti che si possono sostituire per dire basta ai rifiuti:

1. Lo spazzolino di plastica e nylon si può sostituire con uno spazzolino in bamboo che è un materiale naturalmente antibatterico e non inquinante.

2. La pellicole di plastica per conservare i cibi può essere sostituita con i panni cerati. Sono bellissimi, lavabili e funzionano molto bene, garantendo in più una traspirazione che la plastica non ha ed è ottima per conservare i cibi. In alternativa esiste la pellicola monouso in materiale compostabile.

3. Le cannucce tanto amate sia dai bimbi che dai barman sono molto simpatiche ma molto dannose per l’ambiente e per gli animali marini. L’alternativa alla plastica c’è: ecco le cannucce riutilizzabili in bamboo! Lavabile anche in lavastoviglie.

4. Bottigliette di plastica?! No dai, la borraccetta è un #maipiusenza! Esistono in alluminio o in vetro. Scegli la fantasia che vuoi, ce n’è per tutti i gusti, è comoda e leggera!

5. Non comprare rifiuti: saponi e detersivi possono essere acquistati sfusi. Quello che ti interessa comprare infatti non è la bottiglia che tra qualche giorno butterai via, ma il suo contenuto. Nel nostro econegozio vendiamo riempiamo qualsiasi contenitore, magari anche nella tua città c’è un punto vendita che vende saponi sfusi.

6. Invece che gli assorbenti convenzionali che sono inquinanti e irritanti puoi usare la coppetta mestruale: ha già migliorato la vita a tantissime donne. Un’altra valida scelta sono gli assorbenti lavabili.

Clicca sull’immagine per dettagli.

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7. Invece che i pannolini usa e getta per i bambini si possono usare i pannolini lavabili: non producono rifiuti, sono più delicati sulla pelle e permettono di risparmiare un sacco di soldi. Lo sapete che il 10% dei rifiuti privati in discarica è costituito da pannolini?

Clicca sull’immagine per dettagli.

8. Volete bere acqua gassata? Mica dovete comprare la plastica, usate il gasatore!

9. La regola d’oro: “Non accettare sacchetti dagli sconosciuti”. Scherzi a parte, per fare la spesa portatevi dietro sempre un sacchetto riutilizzabile. E chi vuole cimentarsi può anche iniziare ad andare a comprare il pane rifiutando i sacchetti monouso, usando invece questi.

10. E l’ultimo? Beh questa è la novità che stiamo scovando in giro per il mondo e che presto arricchirà la gamma di prodotti! Anzi, se avete suggerimenti scriveteci nei commenti qui sotto.

Cronaca di un viaggio “esplosivo” a Bologna

Dal 26 al 29 marzo si è tenuta a Bologna la rinomata Bologna Children’s Bookfair, la vetrina d’eccellenza a livello mondiale dei libri per bambini e ragazzi. Ebbene, noi c’eravamo ed è stata la nostra prima volta!

Abbiamo avuto bisogno di alcuni giorni per elaborare ed assimilare la quantità di emozioni e di bellezza di cui ci siamo nutriti in quei giorni ed eccoci qua a raccontarvi com’è andata!

Appena arrivati abbiamo subito capito che stavamo entrando a un evento incredibile: l’ospite d’onore quest’anno era nientemeno che la Cina!

Ci siamo subito imbattuti in un padiglione pieno di editori, libri e illustratori cinesi con un miscuglio di lingue, persone e trolley da tutto il mondo! Da quel momento storie, racconti, illustrazioni, autori ed editori ci hanno accompagnato per tutti i giorni della fiera.

Il primo appuntamento ufficiale a cui abbiamo partecipato è stato l’annuncio dei libri finalisti del Premio Andersen.

Qui Barbara Schiaffino e Walter Fochesato presentano i finalisti nelle 11 categorie del premio di cui scopriremo i vincitori proprio qui al Palazzo Ducale di Genova il prossimo 26 Maggio.

Poi in un attimo, ti giri e incontri amici come Gek Tessaro (autore e illustratore), Giorgio Scaramuzzino (autore e regista), Francesco Langella (direttore della Biblioteca De Amicis) e Donatella Curletto (Referente ligure del programma Nati per Leggere) oppure conosci persone e progetti nuovi grazie alle conferenze di presentazione dei nuovi libri in uscita.

Mi è rimasto nel cuore ad esempio l’incontro con Emanuela Bussolati l’autrice di Tararì Tararera in lingua Piripù, avete presente?

E’ uscito il suo nuovo libro e per me è stato amore a prima vista, ora vi racconto.

Si chiama “Tino Tino Tino Tina Tino tin tin tin”, scritto con Elisabetta Garilli (Carthusia, 2018). Il libro racconta la storia di Tino Tino, un bambino che ama le percussioni e che suona tutto quello che gli capita tra le mani. Durante la presentazione del libro la musicista Elisabetta Garilli con alcuni colleghi del gruppo “Garilli sound project” ha dato vita ad una performance coinvolgendo tutti i partecipanti per dimostrare che si possono suonare molti oggetti (che non vi svelerò!) di uso comune proprio come Tino Tino. I suoi parenti tentano di dissuaderlo dal perseguire questo sogno ma Tino Tino ha un talento… e chissà cosa succede! La voce di Emanuela Bussolati che ha letto alcuni passi del racconto unita alla musica (che ritrovate anche nel libro!) mi ha molto emozionata e mi sono istintivamente innamorata di questa storia tutta nuova.

Trovate il libro già in negozio tra le novità perché – ovviamente – appena tornata a Genova l’ho subito comprato.

Scoprirete in negozio anche la nuova guida del programma “Nati per Leggere” (presentata durante la fiera) e naturalmente molti dei libri che sono stati selezionati per la fascia di età 0-6 anni ricordando che la lettura nei primi 1000 giorni di vita del bambino è uno strumento prezioso per il suo sviluppo cognitivo (se volete approfondire, leggete qui).

Insomma, è stata un’esperienza bellissima e ricca di spunti che porteremo nel nostro lavoro di piccoli librai!

Passate dal negozio se volete fare due chiacchiere!

Manuela

Questa mattina a colazione chiacchieravo con i miei bambini a proposito di alcuni libri nuovi che abbiamo letto in questi giorni. Così ho chiesto a Diego, 10 anni e lettore accanito, cosa pensa della lettura. Lui mi ha risposto che leggere è interessante e che quando legge si sente bene perché si diverte. E’ nata allora una piccola intervista e gli ho chiesto se si ricordava di quando gli leggevo i libri quando era piccino e non sapeva leggere: si sentiva contento, ma solo quando gli leggevo i libri non di paura, altrimenti i brutti sogni erano assicurati!

Forse la sua passione per i libri deriva proprio da quando era piccolo e io leggevo per lui… e ora è lui che legge per i suoi fratelli.

Dopo questa interessante conversazione è nata in me l’idea di scrivere questo articolo sui libri e sull’importanza della lettura. Soprattutto della lettura a voce alta da parte dell’adulto per i piccolini.

La lettura a voce alta è senz’altro uno degli strumenti che diamo ai bambini per conoscere il mondo e le sue storie, per entrare dal portone principale nel pianeta della fantasia, per scegliere la propria chiave per entrare in contatto con le emozioni e con il proprio sentire.

Anna, 2 anni, mentre “legge e fa le facce”.

Da poco ho avuto il piacere di chiacchierare anche con Barbara Schiaffino, la direttrice della rivista Andersen, proprio di questi argomenti. La rivista Andersen, Barbara e tutto il resto dello staff lavorano da anni anche in questa direzione: la promozione della lettura a voce alta dei libri ai bambini e la conseguente scelta (attraverso il prestigioso premio) di libri particolarmente stimolanti e ricchi di impulsi per la crescita: sono questi i libri che troverete qui alla formica a partire dal 16 settembre prossimo in un angolo allestito apposta per grandi e piccini. Un angolo dove potrete trovare, per esempio, le incredibili storie di Guizzino, un pesce “diverso” che trova il suo posto nell’immenso mare, o della Ruspetta di Gek Tessaro che, piena di curiosità, scava montagne al contrario scoprendo nuovi punti di vista; o ancora di Piripù Bibi che, con un linguaggio tutto suo, trova la strada della sua indipendenza.

“Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.” (G. Rodari da La freccia azzurra)

Insomma, noi adulti amiamo leggere i libri “da grandi”, ma è talmente bello anche leggere per i bambini! Avete presente come si accendono gli occhi dei bambini mentre ascoltano la voce di mamma o papà raccontare storie che li porta in avventure tutte da immaginare con personaggi in cui immedesimarsi?

Un libro è un buon compagno di viaggio in treno, anche per Superman.

Non vediamo quindi l’ora di condividere con voi questi mondi fantastici.

Che poi magari saremo un po’ sognatori, ma noi ci crediamo sul serio che tutti questi libri in mano ai bambini possano veramente essere una piccola scelta per salvare il mondo… almeno un po’.

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